Punto di partenza: una nuova edilizia scolastica, la sfida della progettazione a misura di bambino |
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Un progetto culturale sull’architettura per l’infanzia, finalizzato a orientare una nuova visione che definisca criteri qualitativi di progettualità e produzione: “Carousel for Life” è un’iniziativa di FederlegnoArredo, che ha scelto MADE expo come palcoscenico di lancio perché luogo privilegiato di incontro e confronto tra aziende del settore e professionisti. Orientare una nuova visione che definisca i criteri qualitativi di progettualità e produzione, ribaltando il punto di vista tradizionale e mettendo al centro i bambini e le loro necessità, è l’obiettivo primario di questo progetto culturale. L’architettura è una scienza pedagogica e un potente strumento educativo: una disciplina formativa che ha il nobile compito culturale di educare alla bellezza, di dare forma allo spazio in cui viviamo e lo spazio è la prima “forma del conosciuto” che mette in relazione con il mondo esterno. Lo spazio gioca quindi un ruolo importante a partire dall’infanzia: circonda, cura e fa crescere. I bambini lo vivono e lo esplorano senza freni e remore in un moto perpetuo che è la loro modalità di conoscere. Ripensare l’approccio progettuale di tutto ciò che li riguarda, intervenendo su edifici, spazi, oggetti diventa fondamentale per il benessere del bambino e della sua crescita. In questo ambito l’Italia è rimasta indietro rispetto all’evoluzione di altri paesi, ma si sta lavorando per invertire la rotta; ad oggi non esiste un sistema normativo organico, né tanto meno una legislazione che possano indirizzare una corretta progettualità ed un consapevole utilizzo dei materiali. Nessuna disposizione sulla qualità degli spazi per i bambini. Nessuno standard o criterio sulla formazione dello spazio necessario a crescere. E’ da qui che FederlegnoArredo vuole partire con la concreta volontà di innescare un nuovo corso: grazie al know how delle imprese della filiera del legno-arredo può mettere a disposizione le proprie soluzioni innovativi e sostenibili e partecipare attivamente al dibattito e ad una progettualità che potrà creare e aprire nuove prospettive. Carousel for life, inaugura a MADE expo, attraverso un’installazione iconica – curata dall’Architetto Valentina Fisichella – questo percorso culturale e di approfondimento. “L’allestimento è centrato intorno ad un elemento peculiare che incarna lo spirito dell’iniziativa, una giostra, che nel tempo permarrà come leit-motiv garantendo riconoscibilità e continuità del progetto” – commenta l’architetto Valentina Fisichella – “La giostra rimanda immediatamente al gioco e alla spensieratezza, simbolo di un momento vivace ma sicuro. E’ la vita che gira, il bambino che cresce”. La giostra illustra i cinque diversi ambiti di ricerca in cui sarà progressivamente declinata l’iniziativa: school, healthcare, home, public space, hospitality. Il particolare momento storico ha suggerito di approfondire, in prima battuta, la tematica dell’edilizia scolastica, mettendo in scena elementi di progetto e produzione che compongono lo scenario degli ambienti dedicati all’istruzione e ai quali dovrebbe essere prestata la giusta attenzione da parte di tutti gli operatori del settore. Nel percorso espositivo, tutti i visitatori sono invitati a segnalare sulla mappa la propria scuola del cuore, l’edificio scolastico che avrebbe bisogno di cure per far crescere al meglio i nostri bambini. FederlegnoArredo da sempre sostiene tutte le iniziative che riguardano una progettazione degli spazi innovativi in un’ottica di sostenibilità, sottolineando i benefici delle costruzioni in legno (sostenibili, sicure, anti-sismiche, resistenti al fuoco) anche per quanto riguarda le scuole dell’infanzia. A MADE expo – venerdì 10 marzo alle ore 10.00 sala Aquarius – proprio sul tema scuole organizza un convegno dal titolo “Per una nuova edilizia scolastica: la sfida della progettazione a misura di bambino”, con la partecipazione dell’On. Simona Malpezzi, Deputato al Parlamento italiano; Membro della VII Commissione “Cultura, scienza e istruzione” della Camera dei Deputati; l’On. Vanna Iori, Deputato al Parlamento italiano e Professore Ordinario presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica di Milano e Italo Ravenna, Docente di Scuola primaria e Apple Distinguished Educator. Un’occasione per fare il punto e guardare a prospettive future. “Come Federazione siamo sensibili e attivi sul tema da tempo: già nel 2014 avevamo siglato un accordo con il Comune di Milano per incrementare la diffusione di edifici a struttura in legno a uso scolastico e dare servizi alla città risparmiando risorse e creando spazi sicuri. Nel 2015 abbiamo dato il via al progetto ‘la scuola che vorrei’ in collaborazione con Cittadinanza Attiva che ha visto un tour nelle piazze italiane con un’installazione per sensibilizzare l’opinione pubblica le pubbliche amministrazioni locali, regionali e nazionali rispetto alle condizioni dell’edilizia scolastica” – afferma Emanuele Orsini – Presidente di FederlegnoArredo – “Se è vero che i bambini sono i protagonisti dello spazio, allora abbiamo il dovere di ripensare dalle fondamenta l’approccio progettuale di tutto ciò che li riguarda, intervenendo su edifici, spazi, oggetti, a tutti i livelli. Non ultimo, il vasto comparto dell’edilizia scolastica che richiede misure urgenti per superare la profonda inadeguatezza di cui gli edifici soffrono da decenni. Siamo pronti a mettere a disposizione il know how di tutta la nostra filiera del legno arredo per tutti gli enti impegnati nella costruzioni di nuove scuole”. Dai dati messi a disposizione dallo stesso MIUR in una logica di trasparenza condivisione, emerge una situazione dell’edilizia scolastica fatta di luci e ombre, con eccellenze e situazioni più difficili sulle quali è necessario intervenire: un dato resta in ogni caso evidente: il 4% degli edifici scolastici è stato costruito prima del 1900 e la maggior parte – il 44% – in un periodo che va dal 1961 al 1980. Un’eredità, questa, che incide e assume un significato per i diversi aspetti sui quali l’anagrafe dell’edilizia scolastica pone l’attenzione, in particolare per quanto riguarda il rischio sismico e le normative antincendio. “L’edilizia scolastica oggi è molto diversificata. È urgente muoversi in una direzione di rinnovamento, sia per quello che riguarda le strutture architettoniche sia rispetto agli arredi, esterni ed interni, delle scuole italiane” – ha commentato l’Onorevole Vanna Iori, Referente nazionale Pd per infanzia e adolescenza – “Credo sia di fondamentale importanza tenere conto dell’influenza degli spazi e dei materiali sulla tonalità emotiva dell’educazione. Abbiamo di fronte una sfida, e in questo scenario il legno rappresenta una scelta decisiva. È una materia viva, flessibile, calda, e contribuisce a creare un senso di calore e accoglienza. Spesso vediamo nelle nostre scuole arredi esteticamente anonimi, che non rispondono a basilari criteri di robustezza ed ergonomia, e sono inadatti alle esigenze dei bambini. Va poi affrontato il tema della messa in sicurezza, rappresenta un’assoluta priorità. Occasioni come MADE expo sono fondamentali, perché capaci di creare spazi di incontro e competenze condivise. E di metterle in circolo per la crescita del Paese”. È quindi cruciale una collaborazione proficua fra architetti, amministratori e pedagogisti. “Recentemente le istituzioni hanno investito con forza nell’edilizia scolastica, soprattutto per quanto riguarda gli edifici a rischio. Al netto delle risorse messe in campo, abbiamo provato a spostare l’attenzione su un’architettura in grado di agevolare l’apprendimento innovativo, a partire dalla concezione degli spazi scolastici. Il modo in cui i bambini si interfacciano al sapere deve necessariamente trovare una corrispondenza nello spazio scuola. Ripensare questo spazio, in modo radicale, è una delle sfide che ci siamo posti. Il legno ha una grande importanza e consente agli architetti di sperimentare soluzioni innovative. È necessario un rilancio complessivo, e la risonanza che una fiera come MADE expo garantisce ci rende ottimisti su questo cambio di paradigma”, conclude l’On. Simona Malpezzi. |
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