Claudio Villa
“Noir a fumetti, da Dylan Dog al West”
Introducono Luigi Cavadini, assessore alla Cultura
e Francesco Bonerba, responsabile comunicazione del Noir in Festival
presenta Pietro Berra
Sabato 19 novembre 2016, ore 17, Auditorium Biblioteca comunale di Como
(piazzetta Venosto Lucati)
Dopo la letteratura, il fumetto. Il secondo incontro di avvicinamento alla XXVI edizione di Noir in Festival che, come noto, dopo un quarto di secolo lascia la sede storica di Courmayeur per approdare a Como (dall’8 all’11 dicembre) e Milano (11-14 dicembre), sarà con Claudio Villa, uno dei più importanti disegnatori italiani di comics, noto anche per essere l’ideatore grafico di Dylan Dog, l’“indagatore dell’incubo”, che ha appena compiuto trent’anni.
Sabato 19 novembre Claudio Villa, sarà ospite di un incontro organizzato da Consorzio Como Turistica, Amici di Como, Associazione Albergatori che, con il patrocinio e il contributo del Comune di Como e la realizzazione dello Studio Coop, promuovono la prossima edizione del Noir in riva al Lago.
L’incontro, coordinato come il precedente con Gianni Biondillo dal giornalista/scrittore Pietro Berra, si terrà nell’auditorium della Biblioteca comunale di Como alle ore 17.00 e ha l’obiettivo di sottolineare i legami che il territorio lariano ha con il genere noir di cui, grazie al Festival in arrivo, diventerà la maggiore vetrina nazionale.
Nato a Lomazzo (Como) il 31 ottobre 1959, Claudio Villa vive ad Albavilla, dove ha casa e studio. Buona parte della sua carriera è legata alla Sergio Bonelli Editore. Negli anni Ottanta, viene inserito nella rosa dei disegnatori di Martin Mystère, tra i quali riesce subito a distinguersi. Per Dylan Dog, oltre a dare un volto (quello di Rupert Everett) al personaggio inventato da Tiziano Sclavi (peraltro, al pari di Biondillo, tra i vincitori del Premio Scerbanenco assegnato dal Noir in Festival) disegna le copertine dei primi quarantuno numeri, a partire dalla prima, quella del celebre albo L’alba dei morti viventi, datato ottobre 1986. In occasione del trentennale Villa è tornato a siglare un numero speciale dell’“indagatore dell’incubo” presentato lo scorso settembre alla fiera del fumetto di Lugano. La sua matita, e la sua firma, sono fortemente legate anche alla testata principe della Sergio Bonelli Editore, Tex, di cui ha ricevuto in eredità da Galep l’impegnativo ruolo di copertinista.
Il 2006 lo vede in coppia con lo sceneggiatore Tito Faraci per la realizzazione di un albo di Devil e Capitan America per la Marvel/Panini Comics. Numerose esperienze internazionali (si devono a lui molte cover delle edizioni bonelliane all’estero), fumetti di impegno civile (la breve storia “Sessanta giorni a Palermo” sugli omicidi dei giudici Falcone e Borsellino) e il legame ormai indissolubile con il ranger che più ha segnato la storia del fumetto italiano (dal 2007 è anche il copertinista dei volumi della Collezione Storica a Colori di Tex, pubblicata in collaborazione con “La Repubblica”), fanno di Claudio Villa anche un brillante conferenziere sul tema dell’influenza e dell’importanza del fumetto nella cultura popolare. In questo caso con particolare attenzione al genere noir, dominante in Dylan Dog, ma presente anche in alcune avventure di Tex.
Il legame tra il lago di Como e il noir è davvero profondo e ramificato: basti pensare che lo stesso Scerbanenco fa iniziare il suo romanzo più celebre, Venere privata, nella Villa Magni Rizzoli di Canzo. Quest’anno si è data priorità ad alcuni anniversari importanti, nell’organizzare gli eventi che celebrano il “matrimonio” tra il capoluogo lariano e Noir in Festival: il centenario di Sant’Elia, ispiratore del romanzo di Gianni Biondillo, il trentesimo di Dylan Dog e resta ancora un personaggio clamoroso, che novant’anni fa, venne a Como proprio per un matrimonio. Il suo, con la segretaria/assistente Alma Reville: lui è Alfred Hitchcock e gli sarà dedicata una sorpresa durante il festival.