Da oltre dieci anni Fumagalli Industria Alimentari – associato di Amici di Como – attua un protocollo che prevede più̀ spazio per i suini all’ingrasso, maggior comfort con lettiere in paglia, un sistema ruspante con l’eliminazione delle gabbie e di fattori di stress, oltre all’allattamento libero e allo svezzamento tardivo. Tutto nell’ambito di una filiera al 100% di proprietà, che si ispira ai concetti del Benessere Animale e dell’uso responsabile del farmaco. Come ha attestato anche l’associazione Essere Animali – che si batte per una produzione alimentare più sostenibile e per il benessere animale – nell’analisi condotta lo scorso anno analizzando le comunicazioni pubbliche di alcuni grandi produttori di salumi.
“La nostra è un’azienda cresciuta nel tempo. Oggi vantiamo un fatturato di 45 milioni come Fumagalli Industria Alimentari, mentre come gruppo Fumagalli siamo sui 70 – commenta Pietro Pizzagalli, pronipote del fondatore della Fumagalli e Direttore Generale, che nel 2020 è stato insignito del Premio “Allevatore dell’anno” della rivista Informatore Zootecnico “per aver messo in pratica su vasta scala i più severi standard previsti per il benessere animale e la moderna concezione di allevamenti suinicoli sempre più sostenibili, efficienti e animal friendly” – Benessere animale, riduzione e controllo dell’uso dell’antibiotico e sistemi di allevamento sono le tematiche su cui ci concentriamo con il nostro lavoro e su cui è indispensabile che la filiera si confronti, lasciando da parte la contrattazione commerciale”.
Attenzione alla sanità, salubrità e benessere sono le chiave non solo per ottenere prodotti di qualità, ma anche caratteristiche sempre più apprezzate dai consumatori di oggi, attenti a una filiera della carne sostenibile e rispettosa.
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