In principio fu papà Giacinto che, prima ancora dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, iniziò la distribuzione di salumi e formaggi a botteghe, ristoranti e trattorie dell’epoca.
Pochi anni e, al mitico Fiat 501 con cui raggiungeva anche i clienti più distanti, affiancò un primo magazzino a Como.
La crescita dell’azienda Cantaluppi è stata sospinta dalla capacità di soddisfare le esigenze di esercizi commerciali e di ristorazione, proponendo soluzioni pratiche e innovative.
Furono questi gli anni della “Saporina Lariana”, un estratto ideato e prodotto dallo stesso capostipite, precursore molto imitato di prodotti che oggi sono in tutte le case. Un esempio concreto dell’inventiva di casa Cantaluppi.
Passato il conflitto, nel 1952, l’allargamento della società a un nuovo socio. Avanti così fino al 1968, quando, a Tavernerio (Como), il figlio Valter (attuale presidente di Cantaluppi Tavernerio spa) prese saldamente le redini aziendali assieme alla moglie e allo zio. Decenni di duro lavoro, con la consegna effettuata personalmente a salumerie, negozi e cooperative ad affiancarsi alla necessaria opera di scelta dei fornitori migliori cui guardare con fiducia per l’acquisto delle materie prime.
Poco meno di trent’anni e prima Andrea, poi Stefano, i due figli di Valter, decidono di affiancare quest’ultimo nella conduzione dell’attività. Da questo connubio, nel 1999, sboccia il trasferimento nel nuovo capannone di Albese con Cassano, Como, e, di lì a qualche anno, l’apertura di un ponte verso la Liguria, con il magazzino di Santa Margherita e l’acquisizione, nel 2006, di un’azienda di Chiavari a dare il senso della voglia di non fermarsi, come da tradizione di famiglia delle tre generazioni di Cantaluppi.